Non gen(d)eralizziamo
NETTUNE è il network di radiofonia studentesca del Canton Ticino. Dal 2017 ha costituito una sua associazione indipendente, coadiuvata da Radio Gwendalyn. “NON GEN(D)ERALIZZIAMO!” è il titolo del nuovo progetto di NETTUNE. La sfida di quest’anno per Nettune sarà affrontare l’argomento genderfluid e coinvolgere ragazze e ragazzi nello sviluppo di questo tema attuale, cercando di esplorare tutte le sfumature che comporta. L’identità di genere è un argomento complesso e in continua evoluzione, che riguarda la percezione di sé stessi come maschio, femmina o in un punto intermedio dello spettro di genere. Il termine “genderfluid” si riferisce a coloro che possono sperimentare un senso di identità di genere che varia nel tempo, spostandosi tra diverse espressioni di genere. La sfida richiederà un impegno costante nel sensibilizzare e promuovere una cultura di inclusione. Coinvolgere ragazze e ragazzi nello sviluppo di questo tema sarà fondamentale per creare una società più equa, rispettosa e accogliente per tutti.
PUNTATA APERTA – DIAMOCI VOCE In questa puntata, gli allievi avranno l’opportunità di gestire il tema principale, diventando agenti di cambiamento. Sarà loro data la possibilità di invitare in studio amici, conoscenti e persone che stanno vivendo esperienze di cambiamento riguardo all’identità di genere. Questo consentirà di dare voce alle persone che stanno vivendo personalmente questa fase della loro vita e di ascoltare le loro storie in prima persona. Sarà un’occasione per promuovere l’empatia, la comprensione e l’inclusione, e per promuovere il dialogo aperto su questo importante argomento sociale.
ESSERE 2.0 Il post genderismo è un movimento che sostiene che la tecnologia sta erodendo il ruolo tradizionale del genere, sia dal punto di vista biologico che sociale, e che l’eliminazione del binarismo di genere sarà un evento liberatorio. I post genderisti ritengono che il genere sia una limitazione arbitraria e inutile per il pieno sviluppo del potenziale umano. Secondo loro, l’applicazione di neurotecnologie, biotecnologie e tecnologie riproduttive potrebbe portare all’eliminazione della genderizzazione biologica e psicologica involontaria nella specie umana. Ad esempio, la riproduzione assistita potrebbe consentire agli individui di qualsiasi sesso di riprodursi in combinazioni scelte liberamente, indipendentemente dai ruoli tradizionali di “madre” e “padre”. Gli uteri artificiali potrebbero rendere obsoleti quelli biologici. Il post genderismo immagina un futuro in cui vi è una maggiore fluidità biologica e psicologica, consentendo alle persone di esplorare liberamente sia gli aspetti maschili che femminili della personalità. L’obiettivo non è eliminare tutte le differenze di genere, ma rendere quei tratti una questione di scelta individuale. Nel futuro post gender, gli organismi e le personalità non saranno più limitati da caratteristiche di genere, ma potranno esprimersi in una varietà di modi, arricchendo l’autenticità e l’auto-espressione individuale. In merito a questa visione del futuro possiamo immaginare un mondo così strutturato? Il post genderismo è solo una teoria, ma se in un futuro non troppo lontano diventasse realtà, come reagiremmo? Saremmo più liberi e ci sarà uguaglianza oppure le implicazioni saranno talmente pericolose da minare la società umana? In questo percorso abbiamo avuto il grande piacere di avere come ospiti Generando Vision di Genere e Network Gay Leadership
EVOLUZIONE O INVOLUZIONE SOCIALE? Dall’antica Grecia ad oggi, il superamento della dicotomia uomo/donna è sempre stata una sfida e, in molti casi, un’esigenza. L’androginia gioca sull’ambiguità estetica, l’esempio classico nella moda è Marlene Dietrich, ma molto prima, negli anni ’10, lo stilista Paul Poiret disegnava pantaloni ampi per le donne, i famosi pajama pants, creando una rivoluzione. Da questo inizio di rivoluzione nella moda del secolo scorso facciamo un balzo nella cultura moderna e contemporanea, e ci rendiamo conto che ha aperto nuovi spazi, nuove libertà e nuove profondità per l’arricchimento della comprensione di questa differenza di generi. Ma ha introdotto anche molti dubbi e molto scetticismo. Per esempio, se la cosiddetta teoria del gender non sia anche espressione di una frustrazione e di una rassegnazione, che mira a cancellare la differenza sessuale perché non sa più confrontarsi con essa. Rischiamo di fare un passo indietro. La rimozione della differenza, può diventare un problema, o può essere la soluzione? Estremizzare questo modo di vivere e di percepirsi fluidi può risultare ostico agli occhi della società? Siamo di fronte a repentini cambiamenti, siamo davvero consci di partecipare ad una evoluzione dell’essere umano? O stiamo solo inesorabilmente involvendo?
NON GEN(D)ERALIZZIAMO Immagina una linea retta, dove a un’estremità c’è l’attrazione per il tuo stesso sesso e dall’altra l’attrazione per il sesso opposto. Quello che c’è in mezzo è uno spettro molto ampio e complesso. Per questo si parla di fluidità: perché ci si può trovare in punti diversi di questa retta in diverse fasi della propria vita, anche tenendo conto del fatto che i generi non sono più così radicalmente connotati: la distinzione maschio e femmina non è più così netta, femminilità e mascolinità non si esprimono in modo stereotipato rispetto al genere biologico. La fluidità sessuale e di genere non sempre vanno di pari passo, ma fanno parte di un’unica conversazione globale che ha un imperativo comune: le etichette stanno scomparendo, in tutti gli ambiti, nel settore moda, nel make up, ma anche nella vita di tutti i giorni, specialmente per le generazioni più giovani. Tutta questa libertà ci spaventa? Sappiamo o non vogliamo sapere dove ci porterà questa rivoluzione? Si sente parlare di disforia di genere, che cos’è? Queste sono solo alcune domande che la società si pone. L’obiettivo finale è consentire agli studenti di acquisire una comprensione approfondita dell’identità di genere, sviluppando una mentalità aperta e un atteggiamento rispettoso verso gli altri, dando modo agli ascoltatori di comprendere questo delicato tema. In questo primo percorso annuale abbiamo avuto il grande piacere di avere come ospiti l’Associazione Imbarco Immediato di Bellinzona.