"Rotte Sonore" è un programma radiofonico interamente musicale, curato da giovani migranti. Ogni puntata propone una playlist selezionata dai ragazzi e dalle ragazze, offrendo un viaggio sonoro attraverso i ritmi e le melodie dei loro paesi d’origine e delle culture incontrate lungo il percorso migratorio.
Nessuna voce fuori campo, nessuna interruzione: solo la musica scelta da chi porta dentro di sé storie di viaggio e di speranza. I brani spaziano da sonorità tradizionali a hit contemporanee, mescolando generi e culture, creando ogni volta un panorama musicale unico e autentico.
*Rotte Sonore: Tra luna e fiori di Kabul* Immaginate una strada lastricata, avvolta dal crepuscolo. All’orizzonte, la voce elegante di Sarban canta dell’amore e della speranza, sospesa tra jazz e tradizione, tra Kabul e Parigi. Poco dopo, come un vento giovane e luminoso, Laila Khan porta un sorriso pop in lingua pashto, aprendo finestre su un presente che dialoga con le radici. A seguire, Farhad Darya intona inni di identità e di pace, mentre Qais Ulfat ci guida dentro le emozioni di *Dokhtare Kabul*, ritratto poetico di una città e dei suoi volti. Erfan Tahmasbi, con i suoi brani notturni, ci immerge in atmosfere di attesa e di domande sospese. La malinconia e la dolcezza si intrecciano poi nella collaborazione tra Ulfat e Shazd, per arrivare infine al dialogo corale di Bakhtiar Khattak e Laila Khan, che chiude il viaggio con un intreccio di voci e tradizioni. Questa puntata di *Rotte Sonore* è un itinerario intimo e potente tra le musiche dell’Afghanistan e dei suoi dintorni: un mosaico di suoni che racconta la resilienza, la nostalgia, la gioia e la speranza di un popolo. Un viaggio che attraversa notti stellate e sorrisi improvvisi, città ferite e cuori traboccanti, alla scoperta delle rotte invisibili che uniscono storie lontane ma vicinissime.